La manutenzione della caldaia è un’operazione che va effettuata per garantire la sicurezza dell’impianto, è obbligatoria per legge ed è una sorta di chek-up per controllare che tutto funzioni correttamente e non vi siano pericoli per la casa e per la salute durante il suo utilizzo.
Le tempistiche per la manutenzione della caldaia si diversificano in base ai modelli, deve quindi essere eseguita in base alle date riportate sulle istruzioni tecniche fornite, i controlli devono essere effettuati tassativamente da un tecnico specializzato, non è quindi un’operazione che puoi condurre in autonomia.
In questo articolo ti forniremo tutte le indicazioni utili riguardanti la manutenzione della caldaia.
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In cosa consiste la manutenzione della caldaia?
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Chi è responsabile della manutenzione della caldaia?
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Il libretto per la revisione e la manutenzione della caldaia
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Qual è il costo per la manutenzione della caldaia?
In cosa consiste la manutenzione della caldaia
Il processo di manutenzione della caldaia consiste di due operazioni: la manutenzione ordinaria della caldaia e il controllo dei fumi.
– Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria della caldaia, questa riguarda il controllo delle parti più utilizzate dell’impianto di riscaldamento e che potrebbero essere a rischio di degradazione. Ad esempio ventilatori, elettrodi, camera di combustione e guarnizione. Tra le altre operazioni di cui si occupa il tecnico vi sono anche la pulizia del bruciatore, il controllo della tenuta dei filtri, la verifica del tiraggio dei fumi, verifica visiva dell’assenza di acqua, che non vi sia un’ostruzione delle prese d’aria.
– Il controllo dei fumi è invece un intervento che viene effettuato per verificare l’efficienza energetica dell’impianto di riscaldamento. Viene svolto un test che analizza la regolazione del bruciatore misurando i valori del tiraggio e la temperatura dei fumi di combustione. Inoltre vengono stabiliti i parametri che possono condurre ad un maggiore risparmio energetico.
Questa verifica che rappresenta il cosiddetto “bollino blu della caldaia” va effettuata, come stabilito dalla legge, ogni due o quattro anni in base alla tipologia di impianto e combustibile utilizzato.
Ad esempio le caldaie con potenza superiore a 10 kW e inferiore a 100 kw, che funzionano tramite l’utilizzo di combustibile liquido o solido, devono essere controllate ogni due anni, mentre gli impianti di riscaldamento con potenza superiore a 10 kW e inferiore a 100 kW, ovvero le caldaie a gas, la caldaia a gas metano o quella a GPL, hanno bisogno di controlli certificati ogni quattro anni; per questo motivo sono anche le più utilizzate nel nostro territorio.
Bisogna inoltre considerare che le caldaie installate da più tempo necessitano di verifiche più frequenti ad esempio le caldaie non alimentate a gas devono essere controllate ogni anno. Inoltre, in base alla Regione in cui si risiede vi sono scadenze diverse, pertanto è bene informarsi presso il proprio Comune o Provincia di residenza.
Chi è responsabile della manutenzione della caldaia
Il pagamento della manutenzione della caldaia e il compito di dover prendere appuntamento con il tecnico specializzato spetta al proprietario dell’immobile, nel caso di un appartamento affittato tocca all’ inquilino affittuario, se si tratta della caldaia centralizzata del palazzo spetterà all’amministratore del condominio.
Inoltre, come affermato dall’articolo 1576 del Codice Civile, saranno a carico dell’inquilino tutte le riparazioni dovute ad alterazioni dell’utilizzo della caldaia, mentre se l’apparecchio è soggetto ad usura e necessita di essere sostituito, la spesa dovrà essere coperta dal proprietario.
Il responsabile dell’impianto deve essere indicato nel libretto in quanto, se non dovesse provvedere con le dovute verifiche, incorrerebbe in sanzioni. La multa per la mancata revisione della caldaia va infatti dai 500 euro fino ad un massimo di 3000 euro. Bisogna infatti porre attenzione alle varie ispezioni di controllo che vengono effettuate a campione attraverso la verifica del bollino blu della caldaia o del mancato invio del rapporto sul controllo dei fumi.
Con la manutenzione infatti, il tecnico deve compilare e firmare dei documenti con i quali dichiara che l’impianto funziona correttamente e può essere utilizzato in completa sicurezza. Inoltre deve aggiornare il libretto della caldaia.
Il libretto per la revisione e la manutenzione della caldaia
Il libretto della caldaia equivale alla carta di identità della caldaia, viene registrata ogni singola mossa compiuta sin dal momento della prima accensione fino alla demolizione. Vengono riportate tutte le modifiche, le sostituzioni di apparecchi e dei vari componenti, tutti gli interventi di manutenzione e di controllo compiuti, anche quelli che rientrano in una manutenzione straordinaria. Vengono registrati anche i cambi di proprietà ed è obbligatorio per il proprietario dell’impianto conservare il libretto nei casi in cui vi siano controlli da parte del comune e non vanno mai buttate le fatture di pagamento.
Il libretto è utile anche per ricordarvi quando va effettuta la manutenzione della caldaia. Se tuttavia non ci sono indicazioni, è consigliabile chiamare il tecnico prima dell’inizio della stagione invernale e dunque prima della riaccensione del riscaldamento.
Qual’è il costo per la manutenzione della caldaia
Il costo della manutenzione della caldaia si aggira dagli 80 ai 100 euro, in base alla tipologia di intervento richiesto. In ogni caso comunque è consigliabile farla controllare periodicamente per evitare numerosi problemi tra cui cortocircuiti della rete elettrica, eventuali fughe di gas, che potrebbero causare esplosioni o intossicazioni, presenza di monossido di carbonio nell’ambiente. Inoltre un controllo periodico è consigliato anche per diminuire l’inquinamento, risparmiare energia e dunque di conseguenza pagare bollette meno salate e garantire un funzionamento sicuro dell’impianto di riscaldamento.
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